Riportare in vita i morti, progetto shock lanciato da alcuni ricercatori americani.

 

Riportare in vita i morti, progetto shock lanciato da alcuni ricercatori americani

13233306_10209464112110190_1955479673_nSembra un horror, eppure è tutto vero: un gruppo di scienziati americani ha avviato un progetto per resuscitare soggetti clinicamenti morti. Una società americana ha ottenuto il permesso dal governo americano, permesso che include anche quello di reclutare, col consenso delle famiglie, 20 pazienti clinicamente morti a seguito di gravi lesioni cerebrali.

 

Il mix di farmaci che sarà somministrato stimolerà reazioni neuronali tramite iniezioni di peptidi e cellule staminali. Per alcuni mesi, i pazienti che verranno sottoposti alla terapia, sanno costantemente monitorati, in caso di un’eventuale “rinascita”. Il cervello sarà quindi pronto a ripartire da zero, avrà nuova vita che inizierà in quel preciso istante. La ricerca avrà come scopo, però, soprattutto quella di ottenere informazioni sullo stato di morte cerebrale, aprendo la strada a nuovi modi di affrontare stati neuro-degenerativi e malattie come Parkinson e Alzheimer. Questo, almeno nelle intenzioni del dottor Ira Pastor, Ceo di Bioquark, la società che sta effettuando ricerche in tal senso.

Ovviamente la notizia ha destato l’attenzione di tutto il mondo. La scienza, oggi, può raggiungere risultati, fino a poco fa, insperati. Molti sono i stati commenti sui vari social network: c’è chi è soddisfatto della ricerca e guarda tutto positivamente, come Andrea, che dice: “La scienza deve andare avanti per il bene dell’umanità, questo vuol dire progresso”, ma molti son stati i commenti che hanno visto la cosa in maniera sdegnata, come Anna, che scrive: “Non c’è più religione”. Per ora, però, è ancora presto prima di sapere cosa effettivamente accadrà.

 

VI VOLEVO DIRE CHE é UNA BUFALA

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