A partire dal 1° gennaio le famiglie italiane dovranno dire addio al servizio di maggior tutela nell’elettricità e nel gas attualmente garantito dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Questo significa che da quella data, in base al ddl Concorrenza approvato in Commissione, tutti i consumatori dovranno scegliere tra le offerte del mercato libero: circa il 75% dei clienti domestici e il 60% delle piccole imprese. Qualora non dovessero verificarsi determinate condizioni, l’Authority sarà autorizzata a chiedere un posticipo di 6 mesi, ma il destino resta comunque invariato: la tariffa della maggior tutela è destinata a sparire.

 

 

 

bolletta enel

La riforma - ricorda una nota dell'Autorità - introdotta dalla direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica, recepita in Italia dal decreto legislativo n. 102/14 che stabilisce che sia l’Autorità ad attuarla, uniformando l'Italia agli altri Paesi europei, prevede che gradualmente venga superata l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema - cioè con un costo unitario del kWh che cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi - introdotta circa 40 anni fa a seguito degli shock petroliferi degli anni '70.

 

 

 

 

Per tutti gli altri, chi deve consumare di più, ad esempio le famiglie numerose o chi abita in aree non metanizzate, ci sarà una sostanziale riduzione del sovra-costo fino ad oggi sopportato. Per le famiglie in reale stato di bisogno, a basso reddito, l’Autorità fa sapere di aver previsto un ‘ammortizzatore’ che annullerà ogni possibile effetto negativo. Lo strumento è il bonus sociale di sconto, capace di intercettare chi è in concreta difficoltà. Con la riforma nel 2016 ne viene previsto il potenziamento automatico da parte dell’Autorità, in modo che per le famiglie a basso reddito che ne hanno diritto già dal prossimo anno non ci sia alcun aggravio di spesa, mantenendo allo stesso tempo la propria agevolazione.

A regime, per neutralizzare ogni effetto, la stessa Autorità ha segnalato a governo e Parlamento l’opportunità di rafforzare stabilmente il bonus, sia in termini di intensità, portando lo sconto sulla bolletta dall’attuale 20% fino al 35% della spesa, sia con un ampliamento della platea di chi ne ha diritto.

La riforma della tariffa inoltre consentirà di liberare il potenziale di installazione di apparecchiature elettriche efficienti (come ad es. pompe di calore, auto elettriche o piastre a induzione), oggi frenate dagli eccessivi costi di utilizzo per la progressività della tariffa, consumi elettrici che potranno essere sostitutivi di quelli di altri vettori energetici (gas, gpl o altro), per loro natura molto meno rinnovabili, portando anche ad un ulteriore possibile risparmio complessivo.

Vita costosa per i single

Ecco come cambierà la spesa media annuale delle famiglie da oggi al 2018, quando la riforma sarà a regime. La «famiglia tipo» passerà da 505 euro a 526 euro (consumi medi 2.700 kWh/anno e potenza 3 kW). Le famiglie numerose da 668 euro a 622 euro (consumi 3.200 kWh/anno). Infine i single benestanti da 256 euro 334 euro (consumi medi 1.500 kWh/anno).

 

Ventuno euro in più per la famiglia tipo

Il nuovo regime porterà risparmi alle famiglie numerose, mentre costerà un po’ di più alla famiglia tipo, e il rincaro maggiore sarà per i single benestanti. Questo l’effetto che avrà la riforma delle tariffe di rete in bollette al via dal primo gennaio 2016 (processo graduale strutturato su tre anni, che sarà a regime dal primo gennaio 2018). In particolare, per la famiglia tipo si stima che la spesa media annuale aumenterà (tra il primo gennaio 2015 e il primo gennaio 2018) di 21 euro (+0,9 euro al mese nel 2016, +0,09 euro nel 2017 e +0,76 euro nel 2018); per le famiglie numerose è invece previsto un risparmio di circa 46 euro. Il rincaro maggiore sarà per i single benestanti, che pagheranno 78 euro in più (+2 euro al mese nel 2016, +3,7 euro nel 207 e +0,6 euro nel 2018). Nessuna variazione invece per famiglie e single bisognosi, che beneficeranno del bonus elettrico (che nel 2016 verrà automaticamente potenziato dall’Autorità per l’energia).

 

Nuova bolletta elettrica:

consumi poco? Paghi tanto

Siete spesso fuori casa e magari usate pochissimo lavatrice, microonde, phon, condizionatore? Bene, dal primo gennaio pagherete una bolletta dell'energia ben più salata. Al contrario: tenete accese le luci 24h su 24? Utilizzate lavatrice, lavostiviglie, phon e forno in contemporanea e più volte al giorno? Brindate, perché spenderete di meno. E' quanto prevede la nuova bolletta dell'energia elettrica, che arriverà dal primo gennaio 2016: secondo il nuovo principio per cui chi più consuma - rispetto al passato - meno spende. Questo significa che per la maggior parte degli utenti - circa i tre quarti - si andrà incontro a un aumento dei costi, perché da prossimo mese non saranno più premiati i consumi più bassi. Secondo l'Autorità Garante in questo modo si sana una situazione in cui le famiglie numerose, che consumavano di più, pagavano la bolletta anche per famiglie piccole ma non necessariamente più povere che pagavano di meno. Secondo i consumatori no: è un favore alle compagnie. 

 

 

APPROFONDIMENTI 

 

 

 

 

 

Informazioni aggiuntive