Luzzi Breve Storia

 

 

Luzzi l'attuale paese sorge ora non poco distante  dell'antica "Tebe Lucana" 480 001che decaduta dalla sua nobiltà e soggiogata da i Greci venne chiamata Tebe Italica.

Sotto i Romani poi, le sue contrade presero l'indicazione "agri prope Thebas".

Nell'ambito delle guerre tra i Lucani e le città magno-greche, da Alessandro il Molosso per espugnare la vicina città di Pandosia Bruzia (Tra Castrolibero e Mendicino), venuto in Italia nel 335 a.C. nel tentativo di creare uno stato unitario nel Meridione d'Italia, tuttavia il suo progetto non si realizzò, in quanto venne ucciso in battaglia proprio nel tentativo di conquistare Pandosia nel 330 a.C. ruderiInfatti, in alcune sue contrade, “Seppio Grippa” e maggiormente a “Muricelle”, sono stati ritrovati importanti reperti archeologici, come lapidi, resti di una statua e suoi svariati frammenti, parti di una pavimentazione a spina di pesce e un'intera necropoli romana, ora custoditi nei musei di Sibari, Cosenza, Reggio Calabria e Napoli, che testimoniano come in quei siti si sviluppava la cittadina della magna Grecia “Thebae Lucane” distrutta poi dalle varie guerre che si susseguirono, e che costrinsero i suoi abitanti, molto probabilmente durante l'Alto Medioevo sotto la dinastia Normanna, a trasferirsi su una delle antistanti colline, quella dove oggi è situata Luzzi, per trovare rifugio ed avere un punto di più facile difesa, fino ad alcuni secoli fa, Luzzi, infatti, era anche circondata da una cinta muraria con varie porte d'accesso, delle quali è rimasta solo la parte del “Fossato”, chiamata della “Portella”.

L'origine del borgo in epoca normanna è confermato dalla documentazione storica e dal fatto che il toponimo deriva molto probabilmente da una famiglia proveniente dall'Alta Normandia (Lucy) giunta insieme a Roberto il Guiscardo - la famiglia Lucij/Luci - che la ottenne in feudo. I primi insediamenti sorgevano intorno alle chiese di Sant'Angelo e Santa Maria e attorno ai due castelli di cui si fa menzione nelle fonti. Gli avvicendamenti feudali furono numerosi; subito dopo i Lucij si insediarono a Luzzi i Viscardi, i Loritello, poi la famiglia dei Sanseverino e, in seguito, i Somma, gli Spadafora e, dal 1614 all'eversione della feudalità, i Firrao. Il nome di questa famiglia è intimamente connesso a quello della cittadina sia per quanto riguarda i monumenti, sia per le commissioni artistiche ma anche per la storia politica e sociale. Cesare Firrao (1648-1714) fu poeta e storico mentre Giuseppe Firrao (1699-1744) fu cardinale.

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